lunedì 5 gennaio 2015

E il tuo profilo?




-Non ti vergogni? Hai scritto 12 post e hai il profilo vuoto! (disse un gruppo di amici che hanno a cuore la sottoscritta...)
-Sicuro che ci avranno fatto caso?
-Ma certo! Uno trova un blog, legge qualcosa, e poi guarda il profilo... e tu hai una pagina vuota! Vedi di rimediare! È un fatto grave...
-Ok... ma cosa si scrive nel profilo?
-Ma come COSA?! Non hai mai letto un profilo? Chi sei, dove vivi, perché 'sto blog? Su, due paroline e l'hai scritto...
-Ok...


Chi sono? Un allegro miscuglio di acciacchi, simpatia, interessi e apparenti contraddizioni. Come ad esempio: sono ghiotta di nocciole, adoro il cioccolato, ma non mi piace la nutella Ferrero.

-Fatto!
-No, così non va... provaci seriamente.
-Ok...

Mi chiamo Daniela Corvo e sono veramente un miscuglio di acciacchi, simpatia, interessi e apparenti contraddizioni. Ma ovviamente non sono solo questo.
Sono una traduttrice editoriale, con tanto di laurea in lingue vecchio ordinamento e corso professionalizzante. In questo sono "diversamente affermata": i parenti vanno per la maggiore e i vicini di casa "amici" sono in costante aumento...  i committenti esistono ma non possono reggere il confronto.
Sono una copywriter, una sorta di scrittrice per il Web quindi meno aulica e impegnata, che scrive per sé (come in questo blog), ma anche per altri.
Sono una lettrice onnivora e seriale: mi piace leggere un intero autore alla volta e odio profondamente le antologie. Dio ce ne liberi.

A tempo determinato e decisamente troppo breve faccio la maestra nella scuola primaria, più spesso l'incantatrice di bambini sorridenti, occasionalmente la sarta, l'agenzia viaggi per gli amici, la ricercatrice sul web di cose introvabili, la guida turistica "no cost" (oltre il low cost c'è il no cost). Ma questi sono solo lavoretti... il mio lavoro h24 è la mamma, e credetemi: mio figlio è un delizioso terremoto dalla magnitudo variabile.

Soffro di Behcet dal 2000 e sono socia fondatrice di Simba Onlus. Da questa malattia derivano gran parte dei miei acciacchi. Ma nonostante tutto io mi dichiaro "diversamente sana": le terapie servono a stare meglio e spesso funzionano, punto. La malattia non è una colpa di cui vergognarsi o un dono di cui esser onorati. È un "organizzatore di vita" alternativo. Nel mio caso faccio tutto quello che voglio nei limiti delle mie possibilità. Tutto qui. A volte mi pesa e mi complica l'esistenza e altre volte, misteriosamente, me la semplifica. Non è un fatto privato, ne parlo apertamente. Visitate il sito ufficiale dell'associazione Simba Onlus: è nuovissimo e bellissimo, www.behcet.it

I miei interessi spaziano dalla scienza all'arte, dalle lingue alle tradizioni. Ho un debole per le testimonianze storiche e per l'etimologia. Mi piacciono i racconti degli anziani, guardare le loro foto, fare brevi domande e ascoltare le loro storie.

Un tempo vivevo in Sicilia, tra Pietraperzia, Ragusa, passando per Gela. Oggi vivo a Ischia con mio marito e la nostra famiglia. Come mi trovo? Insomma. Sono nella fase "chi lascia l'isola vecchia per quella nuova, sa cosa lascia e non sa cosa trova...". A volte gusto appieno la bellezza di questo luogo, a volte mi sento una "diversamente emigrata", ma va bene così. Ci vuole tempo per interiorizzare un luogo e questo non è un mistero.

Questo blog è un blog, cioè un pezzetto della vita di chi scrive. Non ha grosse pretese. Ha solo l'ambizione di fare incontrare punti di vista, esperienze, pensieri diversi. Mostrare quei punti di contatto, in comune, tra il mondo dei cosiddetti "sani" e quello dei cosiddetti "malati", affinità che esistono, ma che non si comprende fino in fondo la loro importante potenzialità.

(-Ma allora mi vuoi far piangere?
-Ti ho mai fatto piangere?!?!
-Sì.
-E di che?
-Di commozione, di gioia e di risate...
-Ah... allora leggere questi post non è così pericoloso...).

Spesso ho avuto l'impressione che per molte persone si possa andare d'accordo, lavorare e condividere l'esistenza solo se si è uguali. Questa secondo me è una pia illusione. Perfino due gemelli identici sono persone diverse: per carattere, esperienze e sensibilità. Dunque siamo tutti diversi, ma non così tanto da non poter avere buoni propositi in comune e trarre vantaggio gli uni dagli altri. Provare per credere!

-Finito. Come sono andata?
-Bene... però...
-Però cosa?
-Si era detto "due paroline"... mi sa che non sai contare. :-)



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