mercoledì 29 aprile 2015

Il peggior 5 della mia vita...


Anche la tristezza è un lusso. E oggi me lo voglio concedere. Perché anche gli inguaribili ottimisti hanno bisogno di concedersi due minuti normali. Normali perché? Perché se ti danno una brutta notizia non è normale non accusarne il colpo. 

Ho ritirato le analisi e ancora una volta
il ferro è basso. Sono anemica da circa 20 anni e fino ad ora ho convissuto con questo problema con la pazienza dei martiri. Nonostante tutte le cure e le attenzioni quei valori a periodi alterni si alzano e si abbassano, come le montagne russe. Con le endovene di ferro porto la sideremia a 380, con il ciclo mestruale la riporto a 40... Adesso però non posso fare endovene, per ragioni di sicurezza e di burocrazia, e mi devo adattare a quello che posso fare. 

Premetto che conosco e ho provato il 95% dei composti di ferro in commercio... li ho provati e bocciati quasi tutti. Non sono loro che non funzionano, sono io. Per qualche strana ragione sono impermeabile, non assimilo che una percentuale bassissima di questi integratori. 1%, 2%? Non si sa con certezza. Comunque troppo poco. Figuriamoci dagli alimenti "ricchi di ferro".

L'emoglobina a dicembre era 10.2 g/dL, a febbraio 10.1, a fine aprile 9.8. Il valore minimo è 11, il massimo 16. Lo so, sembrano numeri ma significano tante cose: che sei sempre stanca. 
La ferritina a dicembre era 5.24 ng/mL, a febbraio 5.89, a fine aprile 5.97. Il valore minimo è 6, il massimo 160. Tutto sommato questa è una curva in salita, ma è così lenta che solo un'ottimista poteva accorgersene.
Ho seguito una dieta ricca di frutta e verdura, carne e pesce. Ho assunto ferro, acido folico e vitamine. Ho preso la pillola per ridurre il ciclo mestruale. Ho intensificato la mia attività fisica in resistenza. Funziona tutto questo? Sì, però forse non basta. Bisogna rilanciare la posta in gioco.

Che si fa? Sono passati due minuti. Le lacrime si sono asciugate, al livido ci penserò domani. Un lungo respiro. Ancora un altro, più lungo. Ok. Ricalcolo. Come sempre.

Ricalcolo? Sì, come un navigatore satellitare.
Quando ti perdi o sbagli strada mica perde tempo a rimproverarti (mannaggia a te! Ti avevo detto la terza a destra...). Ti consiglia qualcosa: fai inversione, oppure dice proprio "ricalcolo...". Con un tono di voce rassicurante quasi a volerti dire: "nun te preoccupà, te ce porto io a casetta tua...". E se non trova o non conosce un itinerario da proporre, sapete che fa? Accetta di vagare per campi. Perché chi ha una meta da raggiungere non bada troppo alla superficie da calpestare.

E così ho preso una decisione difficile: a partire da maggio toglierò, proverò a togliere, il glutine dalla mia dieta. Si sa infatti che questa proteina limiti l'assorbimento di nutrienti, vitamine e minerali... e poi molti behcet prima di me lo hanno già fatto e hanno visto un miglioramento generale. Quindi si può fare. Non è mica questo il problema. Questo spero sia il percorso per riassimilare il ferro dai composti e dagli alimenti. E se siamo d'accordo sull'obiettivo, non mi pongo problemi sul metodo.

Perché questa foto? Ogni tanto qualcuno mi chiede: 
-Ma come fate voi malatucci a riuscire a fare tante cose? 
-Noi? Boh... guardiamo bene il bersaglio, consideriamo un po' di cose e poi... tiriamo.
-Ok, ma come fate a fare centro al primo colpo?
-Te l'ho detto: consideriamo un po' di cose, prendiamo la mira. E poi quello non è il primo colpo... quella è l'unica freccia che abbiamo! 

L'obiettivo è fissato. Il metodo scelto. Io sono pronta. Ricalcolo. :-) 

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