sabato 16 dicembre 2017

How I wish you were here



Era questa la settimana in cui ogni anno con gli amici e coinquilini degli ultimi anni universitari organizzavamo la nostra cena di Natale. Eravamo studenti fuori sede. Il giorno dopo saremmo tornati a casa: dai genitori, dai nonni, dai partner, dagli amici di sempre.

Quella non era la solita cena, la pizza del giovedì
- causa frigorifero vuoto - tanto domani torno a casa. Era la cena in cui, un po' seri e molto allegri, ci rilassavamo del peso degli ultimi esami da preparare, delle lezioni - 7 ore di fila :-O il martedì e dopo 5 ore buche, 2 ore di lezione... il venerdì pomeriggio, presenza obbligatoria!!! :-( Il sadismo universitario non ha eguali nella vita.

Finalmente a casa... per almeno 10 giorni di fila! Che sogno! Rivedere un termosifone da vicino... acceso e caldo! Gli odori di casa, la mamma che cucina per te, le nonne e le zie che ti vedono sciupata... Mangia! E chi si oppone...?!

La nostra cena era condita della gioia delle vacanze, dell'attesa del Natale e dell'affetto che ci legava. Eravamo agli sgoccioli: ancora pochi esami, una tesi e ci saremmo dovuti salutare. Ognuno avrebbe preso la sua strada, inseguito il proprio sogno nel cassetto o cercato fortuna girando il mondo. Sì, certo, ci saremmo sentiti un paio di volte l'anno, ripensato ai bei tempi insieme, magari rivisti durante le ferie, ma la nostra quotidianità si sarebbe inesorabilmente dissolta e persa nel tempo.

Così in quella sera ci scambiavamo dei piccoli pensieri, dei piccoli doni che profumavano di reciproca conoscenza. So chi sei, cosa ti piace e come sorprenderti. Così un pacchetto di incensi era un bel pensiero. Una piccola piantina grassa che manca alla tua collezione di lithops, era un bel pensiero. Una confezione di tè al gelsomino - al tempo introvabile in confezioni da 25 filtri - era un bel pensiero. Uno strano termometro con delle ampolle che salgono e scendono... e solo tu capisci quanti gradi ci sono... era un bel pensiero. 

Una tazza con una scritta orientale era un bel pensiero (i piatti sono ancora lì a lavare ma io ho un'altra tazza pulita!)Era anche un'occasione per prendersi in giro...
"Grazie, bel pensiero. Ma questo che significa?"
"Ma sei tu quella che studia lingue!"
"Sì, sì... tutte le lingue del mondo...dai veramente"
"Sapendo che lo avresti voluto sapere, l'ho chiesto al tipo dove l'ho comprata, ma anche lui non era sicuro del significato. Ha detto che c'era scritto arrimìna (mescola) o arrimìnati (sbrigati!!!) ma non mi ricordo bene..."

Erano altri tempi. Non c'era Amazon, né Facebook, non c'erano ancora centri commerciali ad ogni angolo delle periferie ed esistevano ancora i flop disk. Sono passati solo 12-15 anni e sembra un'eternità. Altri tempi. Eravamo giovani e pieni di speranze. Eravamo vicini e insieme. Eravamo felici per davvero e non lo sapevamo, o almeno non ne eravamo consapevoli.

Poi un lutto improvviso ha cambiato tutto. Ci ha frantumato e polverizzato il cuore. Da quando il mio amico Peppe è una stella, io non sento più la gioia del Natale. Sarà che dopo gli studi inizia la vita vera, dura, fatta di rinunce, sacrifici, impegno e - se arrivano - soddisfazioni. Ricordo che di fronte un problema mi confortavo dicendo che a tutto c'è rimedio tranne che alla morte. Poi ho sperimentato direttamente che è una cosa tragicamente vera e non mi conforta più come prima.

Come vorrei tornare a quegli anni, a quelle serate, a quella spensieratezza. Come vorrei regalare a quegli amici la serenità e la salute di quei giorni. La vita va avanti. Purtroppo. Tu vorresti portarla indietro o fermarla ad un istante preciso ma non ci è concesso. Quello che è stato non tornerà. Ci faranno compagnia i ricordi e qualche sospiro. La vita va avanti. Per fortuna. Avremo altre gioie, altri momenti da vivere e festeggiare. Ci peserà il fatto di non essere tutti nello stesso luogo.

A me piace pensare che l'amore non finisca. Che come l'energia si trasformi e che certe volte abbia voglia di farti il solletico per strapparti un sorriso. E a volte ci riesce.

La canzone del giorno non può essere che questa: Wish you were here dei Pink Floyd. Per gli appassionati la storia del brano e del gruppo





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