giovedì 10 aprile 2014

Sono veri?



Sono tante le promesse a cui il buon senso dice "non ci credere!!!". Prime fra tutte le promesse fatte a Natale, i buoni propositi in favore di una dieta imminente o le promesse elettorali. 
Noi siamo in campagna elettorale e quindi è giusto preoccuparsi, come sempre. Ma le 80€ promesse sono vere o sono false come questa banconota? Qualcuno mi ha chiesto di approfondire. Io semplicemente avrei detto che sarebbe bastato uno sguardo alla busta paga del maritino nel mese di maggio. Poi è arrivata, come una doccia fredda, la notizia che avrebbero tolto gli assegni familiari in favore del coniuge a carico per incentivarlo a trovare lavoro! Panico. Allora ho approfondito come Montanelli docet. Sono andata alla fonte, cioè il sito del Governo e lì si parla di tutto... meglio copiare e incollare il passo che ci interessa. 

  • abolire la detrazione per il coniuge a carico ed introdurre il tax credit, quale incentivo al lavoro femminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori e che si trovino al di sotto di una determinata soglia di reddito familiare;
Certo, non si capisce niente. Il tutto è scritto nel solito dialetto incomprensibile meglio noto come burocratese stretto. Comunque la buona notizia è che gli assegni familiari sono salvi, perché non hanno niente a che fare con le detrazioni. Ma cosa si cela in questo virtuosismo linguistico? Vediamo di tradurlo in italiano corrente. 

Abolire la detrazioni per il coniuge (uomo o donna che sia) a carico (di cui beneficiano tutte le famiglie monoreddito con una certa soglia di reddito familiare pari a 25.000 €) e introdurre (per le aziende che assumono )(?) un credito di imposta (tax credit), quale incentivo al lavoro femminile, per tutte le donne lavoratrici con figli minori. 

E quelle senza figli? Poi si vede.
E quelle con figli già maggiorenni? Poi si vede.
E quelle che non sono sposate ma hanno figli? Bho, poi si vede! Il Parlamento non si è espresso.

Quanto vale la detrazione di cui si parla? 65 € al mese, 780 € l'anno. E queste le tolgono. 
Qual era però la domanda di partenza? Sono vere le 80€ promesse? Dopo aver letto tante testate giornalistiche, di destra e di sinistra, la migliore risposta per completezza e sintesi la dà su Libero Francesco De Dominicis. Il virgolettato è suo. Per l'articolo intero questo è il link

"L’aspetto controverso emerge se si confronta questa misura con lo sconto fiscale Irpef che Renzi va sbandierando da quasi un mese. La platea è quasi sovrapponibile: buona parte dei lavoratori con reddito fino a 25 mila euro, destinatari dello sconto Irpef annunciato dal premier, hanno probabilmente anche il coniuge a carico. Il risultato è evidente. Per 80 euro in più se ne perderanno 65: il beneficio effettivo, perciò, per una fetta enorme di contribuenti si riduce alla miseria di 15 euro al mese, 180 euro l’anno. I tempi – va detto – non coincidono. Il bonus da 80 euro, salvo sorprese, arriverà con le buste paga di maggio, mentre la stangata da 65 euro deve ancora compiere il lungo percorso in Parlamento. Nella peggiore delle ipotesi entrerà in vigore a gennaio 2015 e questo garantirebbe – per i contribuenti con basso reddito e coniuge a carico – un aumento secco dello stipendio fino a 80 euro per soli 8 mesi. Con l’anno nuovo, lo sgravio potrebbe essere sterilizzato dal giro di vite sulle detrazioni."

Riassumendo: le 80 € in più sono vere, per 8 mesi non per sempre. La detrazione sarà tolta? Sì, ma il Parlamento non si è ancora espresso sul "quando". Forse potrebbero ripensarci? No... Un conto è trovare la copertura finanziaria, per sempre, di 15 €; diverso il caso in cui si debbano trovarne 80. I due provvedimenti hanno tempi di applicazione diversi per permettere al buon Matteo di dire: "l'ho detto e l'ho fatto!". Sì, per un po'. D'altronde ha avuto un grande maestro a cui ispirarsi. Ma creano un credito di imposta per le aziende: assumere donne sarà più conveniente. Bho, vedremo. Al momento sarà più conveniente anche tenerle a casa, a carico.

Suona tremendamente triste che per incentivare il lavoro femminile occorra tagliare quel poco che lo Stato passa alla famiglia. Anche perché di questa detrazione ne beneficiava una famiglia non una persona, ed è percepita anche dalle mogli che hanno un marito a carico e i figli. 
Diamo dei consigli a questo Governo piccino piccino, che nessuno ha voluto ma ce lo hanno dato lo stesso. Renzi: fammi scaricare all'80%, al 100% le spese della colf, della baby sitter e la retta dell'asilo nido che, dove c'è, è un botto. E vedi come gira l'economia e come chiedo la fattura anche per una messa! Vuoi tagliare? E taglia! Ma non raccontare barzellette che non fanno ridere...

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